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ESCLUSIVA | Bertucci: “Mou? Sta toccando punte emozionali inimmaginabili. Sul mercato…”

Nel corso della mattinata abbiamo avuto l’opportunità di intervistare ai microfoni della nostra redazione Bruno Bertucci, giornalista presso DerbyDerbyDerby. Di seguito le sue parole sul mondo giallorosso.

Successo meritato contro lo Sheriff, c’è rammarico per la partita esterna contro lo Slavia?

“Il rammarico c’è, inutile nascondersi dietro una maschera pirandelliana, ma il carattere di questa squadra permette ai tifosi di sognare nuovamente. La Roma ha risposto bene dopo essere inciampata in terra straniera ed il pubblico lo ha capito”.

Prestazione non di livello di Aouar. Qual é secondo lei il problema: caratteristiche diverse da ciò che chiede il mister o un adattamento ancora in corso?

“Aouar è un talento cristallino ma la sua cronistoria infortunistica certifica il suo vero limite. Dalla stagione 2019/2020 l’algerino è stato fermo diverse volte per problemi muscolari e nel periodo post-Covid questa situazione si è accentuata. La speranza è che Mourinho riesca a centellinare al meglio il suo utilizzo e che lo staff medico riesca a farlo tornare in forma nel momento decisivo della stagione”.

Ennesimo giovane debuttante da quando c’è Mourinho (Mannini) ed anche un gol dal sapore speciale (Pisilli). Troppe volte si critica il portoghese, ma raramente viene elogiato per questo suo splendido lavoro con i ragazzi. Lei come giudica il percorso del tecnico?

“Il percorso del tecnico è più che positivo, sta toccando punte emozionali inimmaginabili. Il responso vero è quello che si vede allo stadio con i tifosi sempre più coesi con l’allenatore. Era la figura che è mancata per anni alla Roma. L’attaccamento alla causa giallorossa si vede proprio con l’eccellente lavoro svolto sui e con i giovani. Se non arriva il vantaggio competitivo sul campo arriverà nelle casse societarie (vedere il caso Felix Afena Gyan)”.

Rinnovo Mou: per lei avverrà? Se sì in che fase siamo?

“Sono molto fiducioso, attendiamo il famoso meeting con la società. L’unione di intenti è lampante, dall’altro lato dubito che la Roma non abbia già preso una decisione visto che una società importante deve guardare sì al presente ma anche, e soprattutto, al futuro. La programmazione avviene in silenzio come nel modus operandi americano”.

Discorso legato ai centrali. Con N’Dicka che saluterà i giallorossi per la Coppa d’Africa e Smalling ancora fermo ai box – dovrà necessariamente arrivare dal mercato un centrale. Lei che idea si è fatto? E chi vedrebbe bene nel terzetto?

“Mi aspetto almeno l’acquisto di un altro difensore centrale nel mercato di gennaio e, soprattutto, una valutazione certosina sul futuro dello stesso Chris Smalling. Recuperare l’inglese sarebbe fondamentale ma ho paura che possa uscire dai radar di Mourinho molto presto, il portoghese tiene molto al comportamento ed alla dedizione. Mancini e Llorente sono, ad oggi, inamovibili e mi aspetto di vedere una staffetta tra un Kumbulla recuperato e l’eventuale nuovo acquisto”.

Abraham: cosa fare con l’inglese? Aspettare il suo rientro per valorizzarlo o provare a cederlo nella prossima sessione invernale?

“Abraham era nella lista dei partenti già quest’estate quindi immagino venga inserito in qualche trattativa importante. Fossi nella Roma farei una valutazione a tutto tondo sul reparto offensivo andando a redigere una vera e propria analisi S.W.O.T. insieme al tecnico. Il futuro dell’inglese immagino sia legato a doppio filo con quello di Romelu Lukaku e sicuramente dopo la sessione invernale ne sapremo di più. Le alternative, ad oggi, si chiamano Premier League o Saudi League ma molto dipenderà anche dalla volontà del ragazzo stesso”.

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