L’ex DS della Roma Tiago Pinto è stato intervistato dal portale inglese inews.co.uk. Il portoghese ha parlato, per la prima volta dopo l’addio, riguardo il lavoro che ha svolto all’interno della società giallorossa. Ecco le sue parole:
“Quando ho lasciato la Roma ci ho pensato molto e sentivo che era il momento giusto, la fine di un ciclo. Ma quando ho preso la mia decisione, tutti quelli a me vicini hanno detto: “Conoscendoti, dubito che sarai in pace dopo due settimane”. Probabilmente avevano ragione. Il mio percorso nel calcio è molto diverso da quello della maggior parte delle persone. Ho studiato economia e pedagogia all’università e poi ho gestito questi cinque club, tutti con rose e culture diverse. Così ho imparato tanto”.
Riguardo il lavoro svolto alla Roma.
“È stata una grande sfida, ma mi piace correre dei rischi”.
Sul rapporto con Mourinho.
“Non fraintendetemi, quando lavori con un uomo con un profilo così importante, è impegnativo. È esigente perché ha ottenuto così tanto e ha standard elevati. Non dimentichiamo che sono portoghese e ho iniziato a lavorare con lui quando avevo 36 anni, per un giovane direttore sportivo è impossibile lavorare normalmente con Mourinho. Ho imparato molto da lui. È uno degli allenatori più importanti della storia del calcio. A volte sei d’accordo, a volte non sei d’accordo, ma nessuno può minimizzare il grande impatto che ha avuto alla Roma. Ciò che José significa per le persone è qualcosa di straordinario. Ci sono allenatori che hanno vinto tanto o anche più di lui, ma è difficile trovare qualcuno che tocchi il cuore della gente come lui. La cosa più speciale di Mourinho è il modo in cui lavora con le persone, la reazione che provoca in loro”.
FOTO: sito web AS Roma