Francesco Pastorella, ex direttore del dipartimento Sustainability & Community Relations della Roma, ed oggi Global Chief Sustainability Development, Partnership & External Corporate Relations Officer per Rothschild Dynasty ha rilasciato un’intervista esclusiva ai nostri microfoni. Nel corso del colloquio abbiamo avuto l’opportunità di affrontare diverse tematiche nell’ambito di tutte le iniziative sociali che i capitolini hanno svolto nel corso degli anni. Di seguito le sue parole.
Quali sono state le principali iniziative di sostenibilità che ha guidato durante il suo mandato alla AS Roma?
Come ha lavorato per integrare i valori di sostenibilità nella cultura del club e tra i tifosi?
Quali sfide ha incontrato nel promuovere progetti di sostenibilità in un ambiente sportivo come il calcio?
Può condividere un esempio di come ha coinvolto la comunità locale in un’iniziativa del club?
Qual è stato il suo approccio per misurare l’impatto delle attività di sostenibilità del club?
Quali sono stati i risultati più significativi ottenuti dal dipartimento di sostenibilità sotto la sua guida?
C’è stato un progetto particolare di cui è particolarmente orgoglioso? Perché?
Come ha gestito il bilanciamento tra obiettivi di sostenibilità a lungo termine e risultati immediati?
Grazie al suo amore verso la Roma, come raccontato da lei più volte, i tifosi giallorossi si sono sentiti rappresentati anche all’interno della società. Lo ha mai percepito?
“Sì ed è stata la mia più grande fonte di energia. Se sei romanista ti basta guardare negli occhi un tifoso per capirlo, per comprendere se ciò che stai facendo lo fa essere orgoglioso, se il tuo lavoro sta modificando anche culturalmente il suo approccio a quel tema, se quel coinvolgimento per cui tanto abbiamo lottato sta divenendo quella simbiosi che si respira forte e ti fa sembrare tutto possibile.
Non è stato difficile realizzare “cose da romanista”, perché lo sono sin dalla nascita. Non è stato difficile proporre i biglietti gratis per chi era andato a Bodo o decidere di combattere contro il “vento gelido del nord”, per portare la coppa tra la gente, perché come disse giustamente Michela Cota (Asd Roma 2000 non vedenti)…” questa coppa è di tutti, é anche nostra!” .
Prima di salutarvi ci tengo a precisare che ogni azione, ogni successo, ogni iniziativa é stata realizzata dalla AS Roma; il mio team (ragazzi preziosi!) ed io siamo solo stati orgogliosi strumenti di quella immensa passione che si chiama AS Roma.