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Perché il riscatto di Angelino potrebbe fare molto comodo

Da quando Daniele De Rossi siede sulla panchina della Roma, questo è sicuramente il periodo più nero. Nelle ultime sette partite, tra campionato e coppa, appena una vittoria e tre pareggi.

Come dimostrato dalla partita con l’Atalanta, grandissima parte di questa striscia negativa è dovuta dalle condizioni fisiche dei calciatori e dalla mancanza di riserve nei diversi ruoli. C’è un reparto in particolare in cui la Roma può vantare più giocatori di buon livello: il terzino sinistro. Da Gennaio infatti, tra il ritrovato Spinazzola e l’arrivo di Angelino, mister De Rossi può alternare due buone scelte nel reparto.

Anche Spinazzola, nel pre-partita di Roma-Brighton, si era dichiarato molto contento del suo compagno: “Io e Angelino ci stiamo alternando bene. Questo è un aspetto positivo perché la qualità non scende mai”.

 

PERCHÈ RISCATTARE ANGELINO? – Spostando il focus sull’esterno spagnolo, emerge una dualità che non solo enfatizza la profondità del reparto, ma anche un dualismo che va a beneficio di De Rossi, il quale può scegliere, in base alla partita, chi mandare in campo. Alla domanda “perché riscattare Angelino”, la risposta va analizzata da diversi punti di vista:

IL PREZZOIl riscatto di Angelino è fissato a 5 milioni di euro, un prezzo decisamente congruo per un calciatore che ha dimostrato una buona continuità e affidabilità. Ricordiamo che il terzino è arrivato nella capitale nel calciomercato di gennaio in prestito con diritto di riscatto dal Lispia.

TECNICA, CROSS E QUALITÀ – Malgrado le 14 presenze in campionato e 4 in Europa League, l’ex Manchester City è ancora a secco in termini di gol e assist. Il classe ‘97, però, ha mostrato di possedere caratteristiche differenti rispetto agli esterni a disposizione del tecnico. I suoi attributi in campo si sposano alla perfezione con il tipo di gioco che attua mister De Rossi, con una grande tecnica e qualità nei cross, abilità nella trasmissione della palla nello stretto e nella conduzione palla al piede. Oltre ad avere importanti attitudini offensive, si è mostrato un calciatore duttile anche in fase difensiva, scendendo in campo con la difesa a tre insieme a Spinazzola negli stessi undici iniziali, come accaduto nella gara di ritorno contro il Bayer Leverkusen nella finale di Europa League.

INCOGNITA SPINAZZOLA  – Il futuro di Spinazzola è ancora tutto da scrivere, con l’ex Juventus in scadenza di contratto a fine giugno. Indipendentemente dalla permanenza di Spinazzola, assicurarsi le prestazioni di Angelino anche in vista della prossima stagione rappresenterebbe un passo importante per consolidare il reparto dei terzini sinistri, considerando anche i cospicui problemi muscolari che hanno tormentato lo stesso numero 37 della Roma nel corso di questi anni.

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