Marco Lanna è oggi il patron della Sampdoria. Nel 1996, invece, era un giocatore della Roma e scese in campo contro lo Slavia Praga all’Olimpico il 19 marzo. Una partita che i capitolini vinsero con il risultato di 3-1, ma questo non bastò per far avanzare i giallorossi alle semifinali di Coppa Uefa (il match di andata era terminato 2-0 per i padroni di casa). Queste le parole di Lanna per Il Tempo.
I ricordi:
“Partiamo dalla fine, il gol di Vavra nel secondo tempo supplementare che ci costò il passaggio del turno. Avevamo giocato una grande partita, la doppietta di Moriero e la rete di Giannini erano abbastanza per andare avanti, poi, incredibilmente arrivò quel gol che non riesco ancora, a distanza di ventisette anni, a digerire”.
Lei, difensore, fu parte in causa di quell’azione.
“Ricordo che Aldair scivolò ed io provai a chiudere su Vavra, ma riuscii solamente a toccare il pallone con i tacchetti. Purtroppo non fu abbastanza, finì in rete e mi crollò il mondo addosso perché meritavamo davvero di andare noi in semifinale”.
Sul passato alla Roma:
“Sono stati anni fantastici. La ama era una buona squadra ed è stato bello farvi parte. Un capitolo a parte lo meritano i tifosi. Sono davvero unici e ogni volta che scendevo in campo all’Olimpico non potevo credere ai miei occhi. Ci sostenevano in una maniera incredibile”.
Su Mazzone:
“Molto attento, ci dava sempre tante indicazioni tattiche. Mi faceva ridere perché a noi diceva di non farci coinvolgere dalle emozioni, di stare calci e giocare con la testa, poi invece lui diventava matto”.
Segue la Roma?
“Certo. Io sono nato a Genova e sono da sempre tifoso della Samp, ma la Roma è l’altra squadra del mio cuore. Quella di oggi è sicuramente una squadra molto forte con tanti campioni. Avere in panchina Mourinho, poi, è decisamente un gran valore aggiunto., inoltre ammiro molto i Friedkin: i risultati si vedono”.